martedì 22 marzo 2016

Il grande evento del Medioevo al sud Italia


Home Bijoux Medievale


Fra un  mese prende il via, ad Altamura, per il quarto anno consecutivo, il più grande evento del medioevo al sud Italia, FEDERICUS 2016, festa medievale
La città per tre giorni, dal 23 al 25 Aprile 2016, si veste di costumi e di cultura dell'epoca. Eventi, spettacoli, fiere, mercatini, sfilate, ricostruzioni, rievocazioni daranno vita alla storia di Federico II di Svevia, l'Imperatore, vissuto dal 1194 al 1250, che favorì la nascita e lo sviluppo del territorio murgiano. 
Da tutto il mondo arrivano curiosi e amanti del genere per respirare quel periodo affascinante e pieno di avvenimenti.



A breve in vendita gli originali medaglioni medievali

Noi di Officina di Federico saremo presenti in via Laudati con le nostre creazioni home e bijoux medievali.





Programma eventi culturali 

FEDERICUS 2016


GLI APPUNTAMENTI CON L’IMPERATORE
Programma eventi culturali
03.04.16 – 10.04.16  SCATTI FEDERICIANI
                               Mostra fotografica a cura di Nino Cammisa e Vincenzo Tota – 
                                            Sede FEDERICUS Via Laudati n. 4 Altamura. Orari : 10,00 / 13,00 – 17,00 / 21,00. Inaugurazione 3.04.16 h. 19,00

11.04.16 – h. 20,30  MARAVILLOSOS
Concerto a cura di Annunziata Loporcaro e Antonino Scordino con la partecipazione del Coro e Musici Libre Ensemble – Chiesa San Domenico, P.za Zanardelli Altamura


15.04.16 – 25.04.16 – LA SUPERSTIZIONE NEL MEDIOEVO Mostra a cura di Michele Tota; disegni di Giuseppe Dilena; Allestimento di Oronzo Petronella – Sala Pro Loco Altamura (P.za Repubblica, 10/11). 
Inaugurazione: 15/04/2016, ore 19.00 – Orari: 9.30 – 13.00 e 17.30 – 21.00.
16.04.16 – 26.04.16 MOSTRA DI DIPINTI E SCULTURE  di Pino Colonna; Arte & Cornici via Santeramo n. 7 / P.za Unita’ di Italia Altamura.
Inaugurazione: 16/04/2016, ore 19.00 – Orari: 9.30 – 13.00 e 17.30 – 21.00.
17.04.16 – h. 11,00  
LE GEMME di FEDERICO tra FORME,COLORI e SUPERSTIZIONE
Conferenza a cura del Polo Museale della Puglia e dell’ ABMC – sala conferenze Museo Archeologico Via Santeramo n. 88 Altamura. Introduzione: dr. Elena Saponaro, Direttore Museo Archeologico di Altamura; Relatore : dr. Pietro Cosentino, gemmologo.


17.04.16 – 25.04.16- LE GEMME di FEDERICO MOSTRA /ESPOSIZIONE di gemme preziose, ornamenti e gioielli di foggia antica a cura del Polo Museale della Puglia – 
Via Santeramo n. 88 Altamura.
 Inaugurazione: 17.04.16 h. 12,00. 
Orari : 10,00 / 13,00 – 17,00 / 21,00.
17.04.16. – h. 18,30- SUPERSTIZIONE E SCIENZA POPOLARE
Conferenza a cura Centro Ufologico Taranto ( CUT ) – 
Sala conferenze ABMC p.za Zanardelli n. 33 Altamura; 
Interventi: 
Vincenzo Puletto, presidente C.U.T, Eugenio Palese, Franco Pavone, Antonello Vozza.

19.04.16 – h. 19,00- La SUPERSTIZIONE e Le RELIGIONI
Conferenza – sala T. Fiore Monastero Soccorso ( c.so Federico II n. 129 Altamura)

interventi: Past. Ruggiero Lattanzio “ Superstizione e Bibbia ; Past. Stefano Cala’ “Superstizione e Riforma Protestante”; Prof. Antonio Amatulli: “ Superstizione e Tradizione Cattolica”-  ModeraProf. Luigi Mininni

20.04.16 – h. 18,30- LA SUPERSTIZIONE: Nella storia, nella religione e nella societa’ ai tempi di Federico II di Svevia
Conferenza Teatro Mercadante Altamura – Saluti Introduttivi: 
Dott.ssa Rosanna Galantucci

21.04.16 – h. 19.00- Il BESTIARIO DI PIETRA. 
Simboli e simbologia sulla Cattedrale di Altamura
Conferenza a cura ABMC
sala T. Fiore Monastero Soccorso ( c.so Federico II n. 129 Altamura) 

22.04.16 – h. 10,00- PREMIAZIONE VINCITORI CONCORSO ALUNNI Scuole Primarie e Secondarie di primo grado; Sala T. Fiore Monastero Soccorso 
( c.so Federico II n. 129 Altamura)
Interventi: Presidente asd FORTIS MURGIAPresidente GAL TERRE di MURGIADirettore Museo Nazionale Archeologico Altamura

22.04.16 – 25.05.16- MUSEO della TORTURA
Esposizione antichi strumenti di Tortura ricostruiti da Giuseppe Potenzieri Pace – Androne Monastero Soccorso, c.so Federico II di Svevia n. 129 Altamura; 
orari 10,00/13,00 – 16,00 /21,00


nei giorni 23 - 24 -25 aprile 2016 le mostre saranno aperte 
dalle ore 10,00 alle ore 21,00




domenica 13 marzo 2016

La caccia alle streghe, una follia che si poteva evitare





La caccia alle streghe è stata una tragedia che ha mietuto migliaia di vittime, per la grande maggioranza donne. Fu un periodo storico oscuro che dopo secoli si stenta a capire. 



Incantesimi, stregoneria e magie erano proibite. In questi anni, addirittura, si diceva che dietro a tutto ciò ci fosse il diavolo e per salvare l'umanità bisognava sterminare le streghe. Fu una tragedia che durò quattro secoli e attraversò tutta l'Europa. Nel 1326 la chiesa considera la stregoneria simile alle eresie, entrambe vanno perseguitate dai frati inquisitori. Nel 1487 esce un manuale intitolato Il martello delle streghe, scritto da due domenicani tedeschi che ebbe un successo enorme e scatenò processi in tante nazioni europee.

 Nel 1782 ci fu l'ultima condanna della caccia alle streghe, una donna di nome Anna Goldi, condannata nella svizzera calvinista. 

Tutti i tribunali cattolici erano alle dipendenze del Sant'Uffizio, cioè un'organizzazione della chiesa che vigilava sulla purezza; erano persone selezionate, le più studiose, che di mestiere facevano questo, erano specializzate. Le streghe erano donne, la maggior parte, perché tra di loro c'era la cultura dell'incantesimo e del malocchio. 
I processi si concludevano con pene di morte, ma confessando o pendendosi, venivano condannate a pene di periodi o condannate a pregare tutto il giorno. 


Nel 1797 nell'opera di Francisco Goja con la sua frase Il sonno della ragione genera dei mostri, il nostro pittore spagnolo non aveva tutti i torti. Infatti, la caccia alle streghe è stata anche una grande follia che si poteva evitare.

testo di Monica Massaro




Noi di Officine di Federico saremo presenti alla 
festa medievale più bella del sud Italia 
con uno stand in via Laudati per far conoscere al mondo i nostri unici e originali prodotti medievali. 
Vi aspettiamo!
I Love Medieval Chic




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giovedì 10 marzo 2016

Superstizione Medievale: l'origine






Chi erano i superstiziosi? Erano i peccatori per il Cristianesimo occidentale medievale.


Oggi la superstizione è tollerata perché è cambiato il sistema dominante di riferimento. Il concetto di superstizione ha avuto mutamenti nel corso della storia.
La chiesa aveva limiti anche interni, infatti voleva separare il loglio dal buon grano, cioè il superstizioso nella chiesa stessa che infestava il vero cristiano. 

Superstitio da super stare, essere al di sopra di, colui che è sopravvissuto a un avvenimento passato. In origine il termine non ha collegamenti religiosi. Ma Cicerone nel de natura deorum glielo dà. Per lui i superstiziosi sono persone che si sacrificano tutti i giorni, che pregano perché i loro figli fossero dei superstiti, un termine che assumerà in seguito un valore più ampio.

A Roma il termine aveva già assunto un significato dispregiativo, contrapponeva a religio uno scrupolo e preoccupazione religiosa di compiere i riti secondo la storia, le regole.  

Per Lattanzio i superstiziosi sono quelli che venerano la memoria dei defunti. 

Poi la superstizione prende forme pagane rifiutate dal cristianesimo, dedizione gelosa e fanatica per i morti. 

Nell'antico testamento, addirittura, troviamo Jahvè, divinità del monoteismo ebraico, che si scaglia spesso contro gli infedeli. 



Secondo il filosofo, vescovo Agostino di Ippona, sono sopravvivenze del paganesimo. Dal 1400 sarà elemento fondamentale nella caccia alle streghe.

La caccia alle streghe, prossima storia che scriveremo


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venerdì 4 marzo 2016

Che cosa erano le officine medievali? La storia della modernità




Le officine erano molte e diverse. Da diverse ricerche nascono dalla tarda antichità, transizione dal mondo antico a quello medievale, fino alle origini del rinascimento, fine del Medioevo e inizio dell'età moderna.

Le officine sono il segnale di una avanzata industrializzazione, specialismi complessi che lavorano la pietra, il vetro, i diversi metalli, addirittura costruzioni di edifici enormi, ponti, strade, moli, un significato, questo, saper coordinare i trasporti attraverso il Mediterraneo.
Inizialmente le officine hanno problemi di reperire materiale per problemi di scambi con l'Egitto, infatti, tante antiche raffinate tecnologie di lavorazione scompaiono. In seguito fu Carlo Magno a far riprendere lo sviluppo delle tecniche di lavorazione, centralizzando dei modelli di costruzione, tipo i monasteri benedettini dove furono recuperate le lavorazioni dei metalli, anche quelli preziosi, fusione del bronzo, lavorazione della porcellana e della ceramica, costruzioni di navi e quindi sviluppo di traffico marittimo, organizzazioni di strade, sviluppo terrestre.
L'apice della rivoluzione nelle officine si ha fra il XI e XII secolo, inizio di cantieri delle cattedrali e di monasteri che trasformano sia le città che le campagne.


In molte città vengono ricostruite ex novo tutte le cattedrali; invece i monasteri sono vere e proprie città chiuse da mura, poste al centro della campagna, coltivando in maniera estensiva. Coltivandola si compiono grandi imprese di canalizzazione, quindi distribuzioni delle acque, quindi ricchezza che alimenta lo sviluppo delle costruzioni e crescita delle città.
In questo periodo si sviluppano nuove tecnologie e si rinnovano quelle antiche: lavorazioni della pietra, fusione dei metalli, dal ferro al bronzo, dall'argento all'oro, lavorazione del legno e grandi capacità di organizzare imprese costruttive complesse, ponti, mura, palazzi, castelli e cattedrali.

Nascono tante figure professionali: scultori, architetti, pittori, disegnatori...

I cantieri medievali sono la storia delle officine, quindi parliamo di storia della modernità.



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